Arte

2013

Si è svolta a Ferrara alle Grotte del Boldini dal 22 al 25 febbraio 2013, la mostra fotografica intitolata”Sogni in punta di piedi”, un progetto del fotografo ferrarese Daniele Zappi che invita a riflettere sulla fragilità della società contemporanea, fatta spesso di contrapposizioni, incoerenza e ingiustizie.

La protagonista dei suoi scatti “danza” in questa realtà in punta di piedi con lo sguardo lontano, orientato ad un futuro che possa lasciare alle spalle i valori , spesso incoerenti, che la società moderna vuole infondere.
La ballerina rappresenta il sogno di un’esistenza fatta della leggerezza e spensieratezza dei giovani e che aleggia dentro ognuno di noi.

DANIELE ZAPPI, classe75, appassionato di arte e natura, è laureato in Scienze Naturali e coltiva la passione per la fotografia, iniziando a fotografare fin da bambino. Sempre alla ricerca di nuovi punti di vista, impara la tecnica fotografica principalmente da autodidatta, leggendo manuali tecnici, assistendo fotografi e soprattutto scattando e imparando dai suoi stessi errori. Frequenta diversi workshop di fotografia naturalistica, collabora presso alcuni fotografi locali e come fotografo di scena e per spettacoli. Ha realizzato mostre personali (“Tracce di uomo”, presso l’antica enoteca al Brindisi di Ferrara nel 2009 – “Il blu del giglio” presso la Caffetteria Spisani di Ferrara nel 2009, replicata all’Isola del Giglio nel 2010). Partecipa a diversi concorsi fotografici, ottenendo significativi consensi (menzione d’onore alla Maratona Fotografica di Ferrara 2010); è membro della giuria del concorso Nazionale “C’è sempre un cane…”, oggi arrivato alla quinta edizione, organizzato dall’EMPA di Lugo per raccogliere fondi a favore degli animali. Cura il progetto grafico e la ricerca delle immagini di alcune campagne di comunicazione ambientale del Comune di Bologna come “M’illumino di meno”. Dal 2010 collabora con l’associazione Feedback tenendo i corsi di fotografia intermedi e diversi workshop fotografici.

2012

Dall’11 al 19 febbraio 2012 l’associazione Feedback ha organizzato una mostra In occasione del centenario della nascita del regista ferrarese Michelangelo Antonioni, con i due artisti emergenti Alessio Bolognesi e Beatrice Piva, che hanno giocato con i colori, le grafiche e la comunicazione che accompagna le opere del grande maestro, creando percorsi visivi fra la pop art e il cinema.
Locandine e manifesti, oggetto di culto per molti collezionisti e appassionati, sono il modo più veloce per invogliare il pubblico a vedere un film. Aggiungendo, tagliando e modificando le locandine per creare nuovi visioni e nuove letture, i due artisti hanno creato una reintepretazione pittorica della cellulosa d’autore.

BEATRICE PIVA
Laureata con 110 e lode all’accademia di Belle Arti di Ravenna, con docenti Marco Neri e Antonio Violetta, lavora su temi di realismo onrico, ispirandosi al lavoro di Omar Galliani. Nel 2008 pertecipa a un corso di perfezionamento chiamato “La pratica dell’arte” con docenti Maurizio Camerani, Ketty Tagliatti, Massimo Marchetti, Maria Livia Brunelli e il gruppo artistico Amae. Nel 2007 partecipa al progetto Bloom! della lega europea delle scuole d’arte e viene selezionata fra i 5 italiani per dipingere un murale nel art hotel Bloom Bruxell. Nel 2010 partecipa all’expo hostel international di Barcellona. Nel 2011 partecipa a una collettiva a Londra a tema ecologico alla Camden Art Gallery.

ALESSIO BOLOGNESI
Nasce a Ferrara nel 1978. Ingegnere e artista autodidatta, con un passato nella grafica digitale e l’animazione 3D inizia a dipingere nel 2008. Nel 2009 crea Sfiggy. In un connubio tra pop-art, street-art e illustrazione e caratterizzato da segno netto e preciso, Sfiggy è protagonista di molte esposizione personali e collettive, ultime delle quali quelle presso Atelier34 aParma e Idearte a Ferrara; gallerie con le quali ha partecipato a due edizioni di Immagina Arte Fiera a Reggio Emilia. Alessio è oggi rappresentato dalle gallerie MAG (Como), Spazio Bevacqua e Panigai (Treviso), Amstel Art (Milano e Londra) e Idearte (Ferrara). Sono previste nel 2012 esposizioni personali a Ferrara, Treviso, Como e Roma.
Ultime mostre
Passato, presente, futuro, collettiva presso MAG – Marsiglione Arts Gallery – Como – 2012

Immagine Arte Fiera – fiera delle gallerie d’arte contemporanea con Idearte – Reggio Emilia – 2011
Sfiggy, ciò che non uccide fortifica – personale presso Idearte Gallery – Ferrara – 2011
Sfiggy, ciò che non uccide fortifica – personale presso Atelier 34 – Parma – 2011
Alessio Bolognesi – personale presso Castello di Varano de Melegari, Parma – Vincitore premio pittura al concorso Arte in Opera – 2010

2011

L’associazione Feedback ha presentato dal 22 al 30 gennaio 2011 la mostra personale del giovane pittore ferrarese Daniele Cestari “Non volute tracce”, alle Grotte del Boldini a Ferrara.

“Capita di camminare, fermarsi, lasciare un posto e sentirlo comunque proprio, segnato dalla nostra presenza. Qualcosa di noi preme, macchia, stratifica, diventiamo pennello e grafite della città, ci muoviamo in tracce lasciate da altri, a cui sommiamo le nostre. Questo il senso di “NON VOLUTE TRACCE”: raccontare il farsi di quella macchia umana lasciata nel mondo.”

La mostra includeva un esperimento video appositamente creato per l’esposizione da Sara Fabbri in collaborazione con Stefano Tassi.

INVITO

Daniele Cestari è consapevole che la sua carriera di artista è strettamente legata ai suoi studi Universitari di architettura, che ha portato a compimento con una tesi di laurea in progettazione urbanistica. In questo contesto egli ha sviluppato la predilezione per l’aspetto fisico della città e per il paesaggio urbano studiando pittura e fotografia da autodidatta.
Cestari vede la città come la macchina più complessa che l’uomo abbia mai costruito: l’identità di questo singolare congegno consiste nella manifestazione, apparentemente inconoscibile, delle creazioni architettoniche. Ed è il vero carattere della città che egli cerca di esprimere attraverso i suoi dipinti. La chiave per una loro possibile lettura sta nella predilezione per i luoghi più anonimi e remoti, nei quali l’unico aspetto dinamico è dato dalle automobili di passaggio e dagli effetti di luce e ombra. Un metodo di lavoro che consiste nell’amplificazione di questo potere urbano al suo stato primordiale, e che è evidente nel tratto dominante, con le pennellate rapide e le sagome appena definite degli edifici. Con l’impressione che, a vedere tutto ciò, sia un passante che osserva la città da un taxi.
Daniele è nato nel 1983, vive e lavora a Ferrara.

Mostre

Torre Estensi, Camposanto (Mo), Periferie, personale, 2003
Alberarle Gallery, London, Italian show with Francesco Zavatta, Eric Serafini, Vittorio Gui 2008
Alberarle Gallery, London, Winter show, collettiva, 2009
Smelik&Stokking Gallery, Rotterdam, 40th anniversary, 2009
Galleria Stefano Forni (Bo), arte cremona, 2009
Casa società operaia, Bondeno (Fe) note di città, personale, 2008
Rocca di Cento, Cento (Fe), A town experience, personale, 2009
Zenone Contemporanea, Reggio Emilia, Città di anime, personale, 2010