Mignon Proiezione speciale – Aspettando Italian Extreme Giovedì 14 febbraio 2019, ore 21 Video-Biblioteca Vigor Ferrara
Dopo cinque anni, Mignon torna finalmente a Ferrara per celebrare, come si conviene, la festa dell’Amore.
Il Mignon, ex cattedrale di San Pietro, fino alla sconsacrazione durante le invasioni napoleoniche, una delle chiese più importanti della città, è attivo come cinema dai primi anni ’40, dopo essere stato un magazzino e una sala da ballo. Fino agli anni ’70 cinema di seconda visione e sede di notevoli rassegne, tra cui una personale completa di Pasolini, nei primi anni ’80 viene convertito a sala a luci rosse. Il cinema è aperto 365 giorni all’anno, dalle 14.30 a mezzanotte, Natale compreso.
Un’occasione per vedere o rivedere un documentario che ci parla ancora di cinema e di costume attraverso la descrizione di una sala unica al mondo.
Ospite speciale della serata Nello Poletti, cassiere del Mignon, uno dei protagonisti del documentario, con il quale avremo modo di fare un punto della situazione del cinema a sei anni dalle riprese.
Sarà presente il regista Massimo Alì Mohammad. Ingresso libero, riservato ai soci Feedback.
L’autoritratto – incontro con Riccardo Musacchi martedì 12 febbraio – ore 20.45 – videoteca “Vigor” via Previati 18 Ferrara
L’Associazione Feedback riprende i talk dedicati al mondo della fotografia: fotografi, critici ed esperti del settore raccontano le loro esperienze, parlano del ruolo della fotografia nella società contemporanea, nella loro professione, mostrano i propri lavori più significativi. Gli incontri si svolgono presso la Video-biblioteca “Vigor” del Comune di Ferrara, in via Gaetano Previati 18, a partire dalle ore 20.45. La partecipazione è gratuita per tutti i soci Feedback, è possibile tesserarsi sul posto.
Nostro ospite il 12 febbraio 2019 sarà RICCARDO MUSACCHI: “L’AUTORITRATTO”.
L’autoritratto fotografico non è un semplice selfie o un gioco di vanità, e può diventare un percorso di esplorazione e consapevolezza, anche un serio strumento di cura per l’anima come ben indagato dalla fotografa spagnola Cristina Nuñez, che nel 1988 ha iniziato a scattarsi autoritratti quale forma di terapia per superare la bassa autostima e per per stimolare il proprio processo creativo, sino all’ideazione di un metodo vero e proprio ora diffuso in tutto il mondo. Si possono creare delle sedute di “fotografia terapeutica” in cui si scatta il proprio malessere per guardarlo in faccia e poi trasformarlo, per mettere a nudo se stessi e magari imparare a guardarsi con occhi più benevoli. Farsi un ritratto può mostrare un lato di noi che in molte persone evoca imbarazzo, vergogna, senso di inadeguatezza, almeno inizialmente; tutti siamo sempre coinvolti davanti alla nostra immagine, ci riguarda più di qualunque altra. È quello che vedono gli altri di noi. Fondamentale è iniziare a porsi alcune domande: quali altri “io” ci sono in me oltre quello che solitamente mostro? Che faccia ho quando provo rabbia? Come posso vedere bellezza in quel “difetto” del mio corpo?…
Riccardo Musacchi è uno psicologo psicoterapeuta con formazione in psicoterapie brevi, in Psicoterapia Biosistemica e in EMDR. Insegna l’uso creativo degli oggetti in psicoterapia dal 2003 e fototerapia psicocorporea dal 2006. Formatore e supervisore in vari istituti in Italia e all’estero, è socio fondatore, direttore e docente dell’Istituto di Fototerapia Psicocorporea. Svolge privatamente attività di psicoterapeuta a Ferrara e Milano. Ha scritto alcuni articoli riguardanti varie tematiche inerenti la psicoterapia, segue ricerche e studi sulle tecniche di respirazione dal 2000 e sulle connessioni tra fotografia e psicologia dal 2004. È coautore del libro “Biosistemica, la scienza che unisce” (2015) e autore di “FotoTerapia Psicocorporea” (2016), entrambi editi da Franco Angeli. Sito web: www.riccardomusacchi.it
Christmas Bloody Christmas 18 anni di TOHORROR Film Fest Rassegna di corti a cura del direttore Max Supporta 20 dicembre 2018
Per celebrare l’arrivo delle festività, Feedback Cinema ha deciso di organizzare una serata da brividi, senza mettere da parte l’ironia.
Ospite della serata Max Supporta, il direttore dal 2005 del TOHorror Film Fest.
Giunto quest’anno alla 18a edizione, tra i più importanti festival cinematografici di genere della penisola, il TOHorror Film Fest parte dal cinema per percorrere tutte le possibili forme di comunicazione, con lo scopo di analizzare la società contemporanea per mezzo delle lenti deformanti della cultura fantastica e horror. È così che attraverso i video dei giovani autori come le pellicole di autori più esperti, gli incontri, gli spettacoli teatrali, le performance, i concerti e le mostre d’arte e di fumetti si può capire e interpretare la realtà ponendo come filtro la fantasia più sfrenata.
Il TOHorror Film Fest, promosso ed organizzato dall’Associazione culturale “DEINOS – Cultura e Cinema”, nasce a Torino nel 1999 da un’idea di Marco Gasparino e Pino Chiarappa avendo come padrino Dario Argento. Dopo il maestro altri illustri ospiti hanno onorato della loro presenza il festival nel corso degli anni, quali Massimo Picozzi, Claudio Simonetti, Sergio Stivaletti, Antonio Caronia, John Duncan, Federico Zampaglione, Ivan Zuccon, Alda Teodorani, Claudio Chiaverotti, Alessandra C., Jean Rollin, John Carr, Lorenzo Bianchini, Richard Stanley, Aldo Lado, Andreas Marchall, Richard Cherrington, Forzani&Cattet, e molti altri ancora…
Durante la serata, Max ci guiderà alla scoperta di quest’esperienza, con aneddoti e la proiezione guidata di una selezione da brividi che comprenderà molti vincitori delle edizioni recenti (compresa quella 2018) e anche altri lavori, non vincitori ma divertenti e anticonformisti esempi di cinema di genere.
Selezione cortometraggi a cura di Alessia Gasparella (vicedirettrice del festival)
Appuntamento giovedì 20 dicembre alla Video-Biblioteca Vigor, Via Gaetano Previati 18, Ferrara, alle ore 21.
Ingresso ad offerta libera.
Playlist della serata:
1) Dénominateurcommun, di QuentinLecocq, Francia, 2017 2) Einstein-Rosen | VINCITORE 2017, di Olga Osorio, Spagna, 2016
3) Adivina, di GonzagaManso, Spagna, 2017
4) Nada S.A., di CayeCasas, vincitore premio pubblico, Spagna, 2014
5) L’ours noir, di MérylFortunat-Rossi & XavierSeron, Belgio, 2015
6) Presepe Vivente, Lorenzo Fassina, Italia, 2018
7) TheMillatCalder’s end, di KevinMcTurk | VINCITORE 2016, USA, 2015
8) L’Ultima chiamata, di Matteo Tiberia, selezione 2016, Italia, 2016
9) RERUNS, di Rosto, Olanda/Francia/Begio, 2018
In occasione del 90° anniversario della nascita di Stanley Kubrick, l’Associazione Feedback inaugura un incontro annuale dedicato al maestro per offrire ciclicamente uno spazio di riflessione necessaria sul suo contributo alla storia del cinema.
Il primo incontro sarà intitolato “Stanley Kubrick e noi” e vedrà come ospite quello che potremmo definire un’enciclopedia vivente del regista, Filippo Ulivieri.
Autore del libro “Stanley Kubrick e me”, dedicato all’assistente personale di Kubrick, Emilio D’Alessandro, e co-sceneggiatore del documentario “S is for Stanley” di Alex Infascelli (vincitore, nel 2016, del David di Donatello come miglior documentario), Filippo Ulivieri ci guiderà alla scoperta di un autore troppo spesso stigmatizzato da stereotipi e, forse, non percepito nella sua reale essenza.
Durante la serata, avremo modo di esplorare la vita e i lavori del regista attraverso numerosi materiali inediti che lo storico ha archiviato con passione per anni e scopriremo i dettagli sui progetti mai realizzati, rimasti nel cassetto nonostante mesi di ricerche e lavoro di pre-produzione.
Appuntamento giovedì 13 dicembre alla Video-Biblioteca Vigor, Via Gaetano Previati 18, Ferrara, alle ore 21.
Ingresso ad offerta libera.
Filippo Ulivieri è il maggior esperto italiano su Stanley Kubrick. Curatore del sito archiviokubrick.it, ha scritto numerosi saggi e articoli per riviste italiane e internazionali. È autore del libro “Stanley Kubrick e Me” (Il Saggiatore, 2012) biografia di Emilio D’Alessandro, assistente personale del regista, e co-autore della sceneggiatura di “S is for Stanley” (2015) di Alex Infascelli, vincitore del David Di Donatello come Miglior Documentario.
QUARTO CORSO INTENSIVO SEMESTRALE DI FOTOTERAPIA PSICOCORPOREA Gennaio – Luglio – Bologna, 2019
Weekend di apertura – 26/27 Gennaio Lectio magistralis del fotografo SETTIMIO BENEDUSI e del Prof. Stefano Ferrari
L’ISTITUTO DI FOTOTERAPIA L’Istituto di Fototerapia nasce come associazione culturale dalla volontà dei soci fondatori, esperti nell’uso delle immagini e delle fotografie, con la finalità di promuovere la consapevolezza di sé, anche a livello corporeo, il benessere intrapersonale e interpersonale e la diffusione di una cultura condivisa (personale e professionale) attraverso l’utilizzo delle immagini. L’Istituto di Fototerapia, che precedentemente aveva il nome di Scuola di FotoTerapia Psicocorporea, ogni anno prevede la presenza di figure autorevoli in questo settore tra le quali la Prof.ssa Judy Weiser per le prime edizioni del Corso intensivo semestrale e l’artista e fotografa internazionale Cristina Nunez nella terza edizione. Per questa edizione è prevista la presenza di due importanti personalità: il fotografo Settimio Benedusi e il Prof. Stefano Ferrari.
IL CORSO Il Corso intensivo da quattordici giornate è articolato in moduli esperienziali (laboratori, esempi pratici), in modo da condurre i partecipanti a sperimentare concretamente la metodologia e alcune tecniche e strategie di questo potente dispositivo. Il Corso è aperto ai professionisti che operano nell’ambito della salute psico/socio/pedagogico, relazione d’aiuto, formazione ed ai fotografi che vedono la fotografia come uno strumento relazionale e comunicativo.
Amore tra le rovine, di Massimo Alì Mohammad Cinema Boldini, mercoledì 24 ottobre ore 21.00
Visione del film e incontro con il regista, ingresso 4 Euro
Amore tra le Rovine è la storia immaginaria della miracolosa scoperta di un film muto italiano, da lungo tempo creduto perso, e del suo restauro. Il film avvicina magicamente un regista contemporaneo alla genialità dei fratelli Lumini, icone cinematografiche quasi completamente trascurate nella storia del cinema. Nel 2012, un terremoto di magnitudo 6.0 colpisce l’Italia settentrionale, tra cui la città di Ferrara. Il sisma causa notevoli danni agli edifici storici della città ed a siti d’ importanza culturale. Da una crepa del muro del palazzo comunale appare un tesoro nascosto: i contenitori di un vecchio film. Potrà mai essere questo, il film perduto sulla prima guerra mondiale, scritto e diretto dai fratelli Lumini di Ferrara nei primi anni ’20? Sarà possibile riparare la pellicola devastata dal tempo? Il pubblico moderno potrà rivedere la storia commuovente dei due amanti coinvolti negli eventi della prima guerra mondiale? Gli esperti fanno ipotesi e congetture e, alla fine, il vecchio film viene restaurato arricchito di una nuova partitura musicale.