Amore tra le rovine
(Love Among the Ruins)
(Italia/USA 2014)
www.loveamongtheruinsmovie.com
Dopo il successo del documentario Mignon, che racconta la storia di un cinema a luci rosse sito in una chiesa sconsacrata di Ferrara, Massimo Alì Mohammad propone il suo ultimo progetto che vede ancora la città di Ferrara come protagonista.
Amore tra le rovine propone la storia del miracoloso ritrovamento, avvenuto durante il terremoto del 2012 a Ferrara, di un film muto creduto da lungo tempo perso e del suo meticoloso restauro. Il film muto è una storia d’amore ambientata a Ferrara durante la Prima Guerra Mondiale, tra Ester, una ragazza della borghesia cittadina, e Demode, un giovane soldato idealista. Si tratta di un amore segreto e contrastato dal padre di lei che, per interessi economici, la vuole sistemare con il ricco e potente Atlas Ferraguti. Sullo sfondo, la breve e tragica avventura del Dirigibile Ferrara, realmente utilizzato durante il conflitto nel giugno 1915.
Prodotto dalla Meyerhar Productions di Seattle in collaborazione con l’Ass.ne di promozione sociale Feedback di Ferrara, Amore tra le rovine si compone di un’introduzione finto-documentaristica, in cui si descrive il miracoloso ritrovamento e alcune testimonianze di esperti internazionali, e del muto integrale, girato in rispetto dello stile cinematografico del cinema italiano fine anni ’10.
Per il muto sono state utilizzate location coerenti con l’epoca e abiti originali e, per le sequenze storiche, sono stati integrati filmati della Grande Guerra, per gentile concessione della Cineteca del Friuli.
I cinque protagonisti del film muto sono: Stefano Muroni, Mary Di Tommaso, Edoardo Siravo, Filippo Parma e Massimo Malucelli, oltre a circa venti comparse.
Nel documentario, tra i vari esperti di cinema, intervengono Serge Bromberg della Lobster Film di Parigi, Richard Meyer della Seattle University, Paolo Mereghetti e Tatti Sanguineti.
Autore della colonna sonora originale è il pianista Donald Sosin, uno dei massimi artisti nel panorama internazionale della composizione per il cinema muto.
Il progetto rientra nel programma nazionale per le commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione per gli anniversari d’interesse nazionale ed ha ottenuto la concessione del logo ufficiale.
Mercoledì 15 ottobre 2014, presso il cinema Boldini di Ferrara, il film sarà proiettato in una serata privata dedicata alla città. L’iniziativa sarà comunque ad ingresso libero, agli interessati basterà inviare il proprio nominativo via mail all’indirizzo latrmovie@gmail.com. Saranno presenti in sala regista, produttori e cast al completo. Inoltre saranno esposte alcune testimonianze legate a Ferrara durante e dopo la Grande Guerra.
Nel dettaglio, saranno visibili: alcuni abiti di scena originali d’epoca, in collaborazione con la Sartoria Storica Equipe di Ferrara, alcune immagini fotografiche della Ferrara degli anni ’20 di Francesco Zerbini, a cura di Enrico Zerbini, e il modello in scala del Dirigibile Ferrara, a cura del Gruppo modellisti della Lega Navale di Ferrara
Il regista Massimo Alì Mohammad nasce a Napoli nel 1983 da madre italiana e padre pakistano. Nel 2010 si trasferisce a Ferrara, dove attualmente vive e lavora.
Ha realizzato vari cortometraggi e documentari con i quali ha partecipato ad importanti festival internazionali ottenendo vari riconoscimenti.
Nel 2009 il cortometraggio La nonna vince la menzione speciale al Festival di Torino e il premio come migliore cortometraggio al Valdarno Cinema FEDIC; inoltre viene selezionato a festival internazionali come al Puchon International Fantastic Film Festival in Corea del Sud, al Internationalen KurzFilmFestival di Amburgo e Up and Coming International Film Festival di Hannover.
Nel 2013 il documentario Mignon partecipa al Mantova Film Festival, al 30° KasselerDokFest, al DocInTour e viene programmato in diverse sale cinematografiche d’essai.
Nel 2014 il documentario Voci dalla val Montone vince il Premio Bell’Italia al 17° Cervino Cinemountain, partecipa al 62° Trento Film Festival e al 20° Film Festival della Lessinia.