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BREXIT / radiografia cinematografica dell’Inghilterra di ieri e di oggi

Quest’anno, gli incontri cinematografici dell’Ass.ne Feedback ci portano fuori dall’Europa, nella landa lontana e sconosciuta di Britannia. Attraverso un lungo ciclo di approfondimenti, esploreremo insieme il fascino e le contraddizioni di un paese in continuo dibattersi tra modernità e conservatorismo. Da Powell e Pressburger al Kubrick inglese, dallo Shakespeare di Branagh a quello nel cinema mondiale, dal cinema-arte di Greenaway alla sfida politica dell’horror inglese, per giungere infine alla satira dei Monty Python, tutto questo (e anche di più) sarà BREXIT.

L’ 11 ottobre, ore 21, Video-Biblioteca Vigor di Ferrara, partenza speciale con un ospite internazionale, il prof Richard J.Meyer, direttamente dalla Seattle University, ci accompagnerà nell’incontro White Hats vs Black Hats – colonialismo inglese nel cinema indiano. Introdurremo così la rassegna inglese, senza dimenticarci del cinema asiatico, che sarà protagonista alla Vigor dopo Natale, per la seconda rassegna di questa stagione, Asian Extreme, in cui avremo modo di parlare, tra gli altri, di Lav Diaz, il grande regista filippino, vincitore del leone d’oro all’ultima Mostra Cinematografica di Venezia.
Ricordiamo che tutti gli incontri sono ad ingresso libero, riservati ai soci Feedback.

Calendario incontri:

Martedì 11 ottobre

WHITE HATS vs BLACK HATS / Colonialismo inglese nel cinema indiano

a cura di Richard Meyer (Seattle University)

Playlist prima serata

Martedì 18 ottobre

Analisi di un capolavoro

Narciso nero, di Powell & Pressburger

Martedì 25 ottobre

Kubrick naturalmente britannico

a cura di Sandro Sproccati 

Martedì 8 novembre

Analisi di un capolavoro

Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante, di Peter Greenaway

Martedì 15 novembre

Kenneth Branagh, il bardo del cinema

a cura di Daniele Pizzimenti

Martedì 22 novembre

Analisi di un capolavoro

Nel bel mezzo di un gelido inverno, di Kenneth Branagh

Martedì 29 novembre

Ossessioni: il catalogo è questo / l’opera cine-pittorica di Peter Greenaway

a cura di Massimo Marchetti

Martedì 6 dicembre

cinema: la materia di cui sono fatti i sogni

a cura di Giampiero Raganelli

Martedì 13 dicembre

L’horror inglese sfida il sistema

a cura di Massimo Alì Mohammad

Martedì 20 dicembre

Maratona ragionata

Monty Python’s Flying Circus

I relatori:

Richard J. Meyer è innamorato del cinema sin da bambino. Durante i suoi studi alla New York University, svolge ricerche e scrive su D.W.Griffith. Riceve inoltre una laurea in storia e un master in radio, televisione e cinema alla Stanford University.Intraprende una carriera nella radio e televisione pubblica. Come vice presidente della WNET-TV di New York, alla fine degli anni ’60, programma i film di Charlie Chaplin. In seguito, è il presidente dei canali televisivi pubblici di Seattle (1972-82) e Dallas, fino alla metà degli anni ’90, quando decide di concentrarsi solamente sul cinema muto, l’insegnamento e la scrittura.
Durante questa seconda carriera, è professore emerito alla National Chengchi University di Taipei, Taiwan e dirige il dipartimento dell’educazione e la cattedra di telecomunicazioni presto la Ball State University di Muncie, Indiana. Insegna inoltre in diverse università, in Italia, Hong Kong e Arizona. Attualmente, insegna presso la Seattle University. Negli ultimi anni, pubblica tre libri e tre film restaurati dei divi del cinema muto cinese degli anni ’30, quando Shanghai era chiamata la Hollywood asiatica.
È presidente emerito del San Francisco Silent Film Festival ed è membro della commissione del Seattle International Film Festival. Con la moglie Susan Harmon dirige la Meyerhar Productions, con la quale produce il film Amore tra le rovine di Massimo Alì Mohammad. Vive con la moglie in una casa galleggiante a Seattle.

Sandro Sproccati (Ferrara 1954) ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Venezia tra il 1980 e il 1991. Trasferitosi nel 1992 all’Accademia di Belle Arti di Bologna, vi ha ricoperto dapprima la cattedra di Fenomenologia delle Arti Contemporanee, poi anche le docenze di Semiotica dell’Arte e Storia del Cinema. È autore dei seguenti volumi di saggistica d’arte: Prose per l’arte odierna, Essegi, Ravenna 1989; La concreta utopia. Arte d’avanguardia in Russia 1905-1930, Pendragon, Bologna 1994; Monet. La vita e l’opera, Mondadori, Milano 2000; Per una logica della pittura, B.U.P., Bologna 2006; Critica della rappresentazione. Poetiche pittoriche della prima avanguardia, Zona Editrice, Arezzo 2009. Ha inoltre pubblicato testi critici e teorici su varie riviste di arte, letteratura e cinema («Il Verri», «Rivista di Estetica», «Testuale», «Altri Termini», «Corposcritto», «Hortus Musicus», «Carte di Cinema») ed è nel comitato di redazione della rivista di cinema «Rifrazioni». È anche autore di tre raccolte di poesie e di vari scritti di prosa letteraria, ed è in via di pubblicazione un suo libro interamente dedicato alle strutture della narrazione cinematografica.

Daniele Pizzimenti, nato a Ferrara nel 1978, si laurea al DAMS di Bologna con una tesi sul film Ladri di biciclette e sulla storia del cinema italiano, attualmente è iscritto alla facoltà di filosofia presso l’Università di Ferrara. Ha lavorato per due anni al Centro Audiovisivi-Videoteca Vigor e collabora dal 2011 con l’Associazione Feedback.

Massimo Marchetti (1971), è curatore e critico d’arte contemporanea. Dal 2001 al 2007 ha lavorato presso l’Istituto di cultura Casa Cini di Ferrara e dal 2010 al 2013 ha collaborato con lo spazio espositivo Casabianca di Zola Predosa e con Radio Città del Capo di Bologna nella rubrica settimanale dedicata agli eventi artistici.

Giampiero Raganelli, giornalista, critico cinematografico e teatrale, specializzato in cinema orientale. Collabora con alcune riviste e numerose testate online specializzate («Carte di cinema», «Uzak.it», «Filmidee», «Rapporto confidenziale», «Asia Express», «Spaziofilm», «Positifcinema», «Teatro Teatro»). Inoltre organizza rassegne per numerose associazioni culturali. Tra i coautori dei volumi «Il film in cui nuoto è una febbre», monografia sui registi emergenti a livello internazionale, e «The Monster Show», guida la cinema mostruoso per ragazzi, edito dalla Cineteca di Bologna. (FilmIdee www.filmidee.it, Uzak www.uzak.it).

Massimo Alì Mohammad, nato a Napoli nel 1983, sceglie nel 2009 Ferrara come città adottiva e collabora da più di due anni con l’associazione Feedback nell’organizzazione di progetti documentaristici e cinematografici, lezioni di cinema e cineforum. Il suo precedente cortometraggio La Nonna, è stato selezionato in 8 festival internazionali, vincendo la menzione speciale della giuria al 26° Torino Film Festival e il premio come miglior cortometraggio al Valdarno Cinema FEDIC 2009. Nel 2012 consegue la laurea magistrale in lingue e letterature straniere, indirizzo letterario, con tesi in storia del cinema su Jan Švankmajer. Con l’Associazione Feedback, per cui cura la sezione cinema, ha realizzato i documentari L’occulto della terra (menzione speciale al festival DOCunder30 2012), Das ist Walter (Festival DocuCity 2013), Mignon, (rassegna DOC in Tour 2013, Festival del cinema di Mantova 2013 e 30. Kasseler DokFest) e Voci dalla Val Montone. Attraverso una collaborazione tra la Meyehar Productions di Seattle e l’Associazione Feedback realizza nel 2014 il lungometraggio Amore tra le rovine.